La coltivazione del caffè e la sua lavorazione
La coltivazione del caffè è caratterizzata da precise esigenze ambientali e processi di raccolta: infatti, la pianta del caffè è di origine tropicale e necessita di particolari condizioni climatiche per crescere correttamente; bisogna preservarla dal gelo, dal caldo eccessivo e dal vento. La fruttificazione della pianta del caffè è poi estremamente irregolare, al punto che lo stesso ramo può accogliere sia fiori che bacche a diversi stadi di maturazione e questo rappresenta un problema nel processo di raccolta che, ad oggi, consiste in due metodi principali: il picking, la selezione manuale ad opera di esperti delle ciliegie giunte a giusta maturazione, e lo stripping, lo spoglio completo della pianta una volta trascorso il periodo di maturazione media. Una volta terminata la fase di raccolta si passa al processo di lavorazione dei chicchi di caffè che può avvenire secondo due metodi: in umido ed a secco. Il primo prevede che il chicco di caffè, privato della buccia, venga sottoposto a fermentazione, lavato tramite potenti getti d’acqua e messo a seccare al sole prima di procedere alla lucidatura ovvero la rimozione degli scarti. Il secondo consiste nell’essiccazione delle bacche di caffè intere successivamente inserite in un macchinario che permette l’estrazione dei chicchi.