La diffusione del caffè in italia
La diffusione del caffè ebbe inizio nel Tredicesimo secolo, periodo a partire da quale ha conquistato l’intero mondo musulmano, che vedeva nella nuova bevanda un’ottima alternativa al vino, vietato dal Corano. L’Italia, grazie ai fiorenti commerci con l’impero ottomano, fu uno dei primi paesi a conoscere il gusto nuovo del caffè, che giunto a Venezia nel 1600, veniva preparato seguendo lo stile alla turca ovvero con una tostatura molto scura. L’accoglienza riservatagli fu in un primo momento incerta, poiché essendo una bevanda musulmana, si credeva fosse stata creata dal diavolo in persona. Per risolvere la disputa l’allora papa Clemente VIII decise di assaggiarla e ne fu così piacevolmente colpito che dispose di battezzarla per renderla “cristiana”. Dopo qualche iniziale tentennamento, il caffè riscosse un successo strepitoso in tutta la penisola, specialmente dopo che il prezzo si abbassò notevolmente poiché si smise di venderlo come rimedio medicamentoso. Questo portò alla creazione di straordinari luoghi di ritrovo, Le botteghe del caffè, che fiorirono in tutto il territorio nazionale, molti dei quali attivi tutt’oggi.